Con l’avvicinarsi della seconda stagione di Andor, in arrivo su Disney+ il 22 aprile 2025, il creatore della serie Tony Gilroy ha rilasciato una lunga intervista a Empire Magazine, in cui ha riflettuto sul percorso che ha portato alla realizzazione di una delle produzioni più ambiziose dell’universo Star Wars. Gilroy ha riconosciuto apertamente il ruolo fondamentale che The Mandalorian, e il supporto dell’intera macchina Lucasfilm–Disney, hanno avuto nel rendere possibile un progetto tanto audace.
Un progetto fuori dagli schemi
Andor ha rappresentato fin dal principio un’anomalia all’interno del panorama narrativo di Star Wars. Pur inserendosi perfettamente nella cronologia degli eventi, la serie si è distinta per il suo tono crudo, politico e maturo, privo di quella leggerezza spesso presente anche nei momenti più oscuri della saga. Come ha dichiarato Gilroy, anche il droide B2EMO, apparentemente “tenero”, è in realtà uno degli elementi emotivamente più struggenti della serie.
Questa impostazione autoriale non sarebbe stata possibile, secondo Gilroy, senza una struttura produttiva fortemente favorevole. «Andor non accadrà mai più. Non perché siamo straordinari, ma perché nessuno avvierà più una serie su questa scala, girata sul set, con tali risorse», ha affermato, sottolineando la rarità dell’opportunità avuta.
Il ruolo decisivo del sostegno aziendale (e di Baby Yoda)
Nel suo intervento, Gilroy ha voluto evidenziare quanto sia stato protetto lungo l’intero processo produttivo. Ha ringraziato direttamente Kathleen Kennedy, Lucasfilm, Bob Iger e persino il pubblico: «Siamo stati sostenuti in ogni fase. Anche The Mandalorian ci ha protetto. Abbiamo avuto tutte queste persone pronte a sostenerci».
Il successo della serie creata da Jon Favreau e Dave Filoni è stato determinante. «Senza Baby Yoda, non ci sarebbe stato Andor. Sul serio. Non pensiate che non ne siamo consapevoli», ha detto Gilroy, sgombrando il campo da ogni presunta rivalità tra le produzioni Star Wars. Ha anche criticato apertamente le divisioni fomentate online: «È orribile quello che si dice. La verità è che senza di loro non ci sarebbe stato lo spazio creativo per Andor».
Un’altra visione di successo per Star Wars
Andor ha ottenuto otto nomination agli Emmy e il plauso della critica, dimostrando che Star Wars può vivere anche attraverso produzioni più adulte e dense di contenuti politici e morali. Gilroy ha però sottolineato che, nonostante il successo, la risposta del pubblico può essere ambivalente, soprattutto in un ecosistema digitale dove spesso le opinioni diventano polarizzate.
Alcuni fan, infatti, hanno tentato di contrapporre Andor a serie come The Mandalorian o Ahsoka, definendo la prima come “il vero Star Wars”. Un atteggiamento che, secondo Gilroy, ignora la varietà e la ricchezza dell’attuale universo narrativo sviluppato da Lucasfilm: «È un merito della casa di produzione aver attratto così tanti talenti e sviluppato serie capaci di soddisfare un pubblico variegato».
Una stagione attesissima
La seconda stagione di Andor promette di proseguire il percorso di crescita del protagonista Cassian Andor, avvicinandosi sempre più agli eventi di Rogue One. Con un tono ancora più intenso e scelte narrative coraggiose, Gilroy sembra intenzionato a lasciare un’impronta definitiva nel franchise.
Andor – Stagione 2 sarà disponibile in streaming su Disney+ a partire dal 23 aprile 2025. Una data da segnare per chi ama uno Star Wars più realistico, riflessivo e politicamente impegnato.