Il film spagnolo Crazy Old Lady, presentato con il titolo originale Vieja Loca, ha debuttato di recente al Fantastic Fest 2025, attirando l’attenzione per il suo approccio teso e incalzante. Diretto da Martin Mauregui, il lungometraggio racconta la vicenda di Pedro, interpretato da Daniel Hendler, che si trova coinvolto in una situazione insolita quanto inquietante: prendersi cura di Alicia, l’anziana madre della sua ex fidanzata, interpretata dalla leggendaria Carmen Maura. La donna, fragile e imprevedibile, diventa ben presto il fulcro di un racconto carico di ansia e tensione, capace di mantenere il pubblico in costante allerta.
Un horror costruito sulla tensione psicologica
Nel corso di un’intervista concessa a Russ Milheim di The Direct, Mauregui ha spiegato come abbia voluto creare un’opera che si distinguesse per la capacità di trasmettere un senso di inquietudine costante, anche senza ricorrere a sequenze d’azione frenetiche. Il regista ha evidenziato l’importanza delle dinamiche tra i personaggi e della cura posta nella recitazione, strumenti fondamentali per veicolare l’angoscia e il senso di pericolo imminente.
Uno degli esempi più emblematici è la scena iniziale: dieci minuti di conversazione telefonica all’interno di un’auto, durante i quali il regista riesce a trasformare una situazione apparentemente quotidiana in un momento carico di presagi sinistri.
Dalla quotidianità all’inquietudine
A ispirare questa sequenza è stata un’esperienza personale dello stesso Mauregui. Durante l’intervista ha raccontato di aver assistito a una telefonata in auto tra una donna e la madre, in cui la prima parlava di un marito che in realtà non esisteva. Un dettaglio surreale che, con il tempo, ha assunto un tono sempre più perturbante.
“Volevo trasmettere la sensazione di qualcosa di apparentemente normale che, progressivamente, si trasforma in qualcosa di inquietante”, ha spiegato Mauregui. “Si rompe l’equilibrio della scena e si genera tensione, anche senza ricorrere a elementi spettacolari”.
Questa attenzione al dettaglio ha reso il film un esempio riuscito di horror psicologico, in cui i dialoghi diventano essi stessi veicolo di suspense.
Tecniche e strategie di regia
Per ottenere un’atmosfera così intensa, il regista ha lavorato in profondità con il cast durante le prove e le riprese. Ha sottolineato come sia essenziale mantenere un equilibrio delicato – o una rottura improvvisa – tra i personaggi, così da guidare il ritmo della narrazione.
Alcune scelte scenografiche hanno contribuito a rendere ancora più palpabile il senso di oppressione, come l’uso di ganci e catene che vincolavano fisicamente gli attori, incrementando la percezione di prigionia e disagio.
Un altro strumento narrativo centrale è stato quello della ripetizione. Secondo Mauregui, la reiterazione di gesti o battute conferisce al racconto un ritmo crescente di tensione. Nella scena iniziale, ad esempio, la protagonista insiste più volte nella richiesta di una ricetta, creando un effetto disturbante e straniante.
“Abbiamo lavorato con grande attenzione sulle scene ripetute”, ha dichiarato il regista. “Un gesto che si ripete in modo apparentemente innocuo diventa un segnale inquietante, capace di tenere lo spettatore incollato allo schermo”.
Un horror per gli amanti della suspense
Nonostante l’assenza di una distribuzione statunitense già fissata, Crazy Old Lady dovrebbe arrivare prossimamente sulla piattaforma Shudder. Per il pubblico amante di un horror fondato sull’angoscia psicologica più che sulla violenza esplicita, l’opera di Mauregui si colloca nello stesso solco di produzioni come The Long Walk, adattamento da Stephen King, che hanno scelto di puntare su atmosfere claustrofobiche e tensione costante.
Il film, grazie anche alla straordinaria interpretazione di Carmen Maura, si presenta come una delle proposte più interessanti del panorama horror contemporaneo, dimostrando come l’ansia e l’inquietudine possano nascere anche da una semplice conversazione o da una relazione familiare segnata dall’instabilità.
L’intervista completa a Martin Mauregui, realizzata durante il Fantastic Fest 2025, è disponibile sul canale YouTube di The Direct. Tra i contenuti extra del festival si segnala anche l’incontro con il regista di Sisu: Road to Revenge.
Fonte: The Direct