Negli ultimi giorni si è discusso parecchio riguardo la mancata realizzazione di un film con protagonista Ben Solo proposto alla Disney da Adam Driver, Steven Soderbergh e Lucasfilm.
Molti fan si sono detti estremamente delusi da questa decisione, ritenendo che si sia persa l’occasione di portare sullo schermo un progetto interessante. Ma è davvero così? La mancata realizzazione di questo film rappresenta davvero un’occasione mancata? Per quanto mi riguarda no, e adesso vi spiegherò il perché con considerazioni che ovviamente resteranno del tutto soggettive.

Tanto per cominciare, del film in questione sappiamo pochissimo: soltanto che avrebbe visto il ritorno di Ben Solo, che alla regia ci sarebbe stato Steven Soderbergh, e che il titolo provvisorio sarebbe stato The Hunt for Ben Solo. L’unico piccolo motivo di rammarico può essere legato al regista Steven Soderbergh, un autore di grande talento e con una filmografia di tutto rispetto. Ma al di là di questo, non vedo motivi validi per rimpiangere un progetto di cui non conosciamo nulla a livello di sceneggiatura. Non stiamo parlando ad esempio dell’Episodio IX di Colin Trevorrow, di cui era stata trapelata l’intera sceneggiatura e che permetteva almeno di immaginare quello che avremmo potuto vedere.
In quel caso un certo rammarico poteva essere comprensibile, pur sapendo che c’è sempre una grande differenza tra uno script e il film fatto e finito.
C’è però un passaggio fondamentale da considerare: Bob Iger e Alan Bergman avrebbero rifiutato il progetto perché non capivano come il personaggio di Ben Solo potesse essere vivo. Questo dettaglio lascia intendere che il film avrebbe previsto un suo ritorno in vita, cosa che ovviamente pone delle basi molto incerte. Oltre a questo, quando negli ultimi anni certi personaggi sono stati resuscitati le critiche non sono certo mancate, per cui non capisco perché per un personaggio come Ben Solo il discorso dovrebbe cambiare. Anzi, se la guardiamo in termine di lore il discorso sarebbe ancora peggiore, in quanto stiamo parlando di un utente della Forza ormai affine al Lato Chiaro, e non di un utente del Lato Oscuro come poteva essere Palpatine o che attingeva dalla magia delle sorelle della notte come Ventress. Sappiamo che gli utenti del Lato Chiaro possono apprendere l’abilità di manifestarsi dopo la morte, ma almeno per quanto ne sappiamo oggi questo può avvenire solo in determinate circostanze e la cosa non è stata ulteriormente approfondita.

C’è anche da dire che probabilmente dietro il rifiuto di questo progetto ci possa essere una ragione economica oltre che creativa. Nel 2019, infatti, Star Wars non attraversava il suo momento migliore. Nonostante Episodio IX abbia raggiunto il miliardo di dollari la trilogia sequel è stata molto divisiva, e il terzo film ha incassato la metà del primo. Per cui, non è difficile capire perché la Disney potesse essere riluttante a tornare subito al cinema con un personaggio che, per quanto amato, provenisse da quella stessa trilogia.
Va anche considerato che Adam Driver è un attore di un certo calibro, e non capita tutti i giorni che certi attori si propongano di venire a fare un film di Star Wars di loro spontanea volontà. Tuttavia Driver è stato comunque presente in ben tre film principali della saga; il tempo di sfruttarlo a dovere c’è stato. Non sarebbe comunque la prima volta che Star Wars non sfrutta a dovere i propri interpreti: basti ricordare attori del calibro di Christopher Lee, Samuel L. Jackson e Liam Neeson presenti nella trilogia prequel, che a conti fatti hanno avuto ruoli meno incisivi di quanto ci si potesse aspettare, e sicuramente meno centrali rispetto a quello di Adam Driver.
Detto questo, è innegabile che Ben Solo eserciti un certo fascino. Lo abbiamo visto per pochissimo in Episodio IX, e senza nemmeno sentirlo pronunciare una parola. Infatti tenere il personaggio in vita ed esplorare le conseguenze delle scelte fatte nel corso della sua vita in un prodotto ambientato dopo Episodio IX, sarebbe stato estremamente interessante da un punto di vista narrativo. Di conseguenza, se proprio c’è da essere delusi, il vero motivo andrebbe cercato nel finale di Episodio IX e in come è stato trattato il personaggio.

In sostanza, non vedo motivi per rammaricarsi. Attorno ai progetti mai realizzati si crea sempre un’aura mitologica, come se si trattasse del film della vita, ma spesso si tratta solo di fantasie alimentate dal mistero. E se vogliamo parlare di occasioni mancate, questo film non sarebbe certo l’unico esempio: nel corso degli anni le occasioni mancate da parte di Lucasfilm e Disney sono state parecchie, forse ben più significative di questa. Per cui ritengo che le delusioni per la mancata realizzazione di questo progetto vengono da motivazioni puramente personali che mancano di razionalità. Il personaggio di Ben Solo lo rivedremo comunque in futuro in un prodotto ambientato tra episodio VI e VII. Se un giorno emergeranno nuovi dettagli su questo film , potremo giudicare con maggiore cognizione di causa. Fino ad allora, non c’è davvero alcun motivo per provare rimpianto.


