Il co-direttore di Final Fantasy VII Rebirth, Naoki Hamaguchi, ha espresso un’opinione fortemente positiva riguardo alle controverse “game key card” di Nintendo Switch 2, un formato di distribuzione che alcuni considerano un passo avanti tecnologico, ma che solleva anche dubbi sulla preservazione dei supporti fisici.
In un’intervista concessa a Wccftech — e rilanciata su Twitter dall’utente Stealth — Hamaguchi ha dichiarato di ritenere che Nintendo non solo manterrà questa strategia, ma potrebbe addirittura intensificarla nel prossimo futuro. Le sue parole si inseriscono nel più ampio dibattito sull’evoluzione dei formati di distribuzione videoludica e sulle loro conseguenze per sviluppatori e utenti.
“Una grande innovazione per gli sviluppatori”
Secondo Hamaguchi, l’introduzione delle game key card rappresenta un vantaggio concreto per gli sviluppatori, poiché consente di superare i limiti tecnici imposti dalle cartucce fisiche tradizionali.
“Personalmente, penso che il problema della velocità di caricamento legato alla cartuccia di gioco sia più collegato alle specifiche hardware del Nintendo Switch 2,” ha spiegato. “Non rappresento Nintendo, quindi non posso pronunciarmi in merito, ma considero il formato Game Key Card una grande innovazione. È un’intuizione che abbiamo apprezzato molto.”
Questo formato, che sostituisce le cartucce con schede contenenti codici digitali, permette di distribuire giochi di dimensioni maggiori e con tempi di caricamento più brevi, pur mantenendo una componente fisica nella confezione.
Il dibattito sulla conservazione dei giochi
La novità non è però priva di controversie. Le game key card, essendo legate interamente all’ecosistema digitale Nintendo, hanno sollevato preoccupazioni sulla conservazione a lungo termine dei videogiochi.
Molti appassionati temono che l’assenza di supporti fisici renda impossibile recuperare i titoli in futuro, nel caso in cui Nintendo decidesse di rimuoverli dai propri server. Tuttavia, al momento non esistono segnali concreti che facciano pensare a una simile eventualità, e i vantaggi immediati per gli sviluppatori sembrano prevalere.
Un cambiamento di mentalità per l’utenza
Hamaguchi invita i giocatori a considerare questa evoluzione come inevitabile. Secondo lui, Nintendo preferirà investire nello sviluppo e nella promozione delle game key card piuttosto che nel potenziamento delle cartucce fisiche.
“Questa strategia rappresenta il futuro più promettente dal punto di vista degli sviluppatori,” ha dichiarato. “Permette di offrire titoli di alta qualità senza le limitazioni dei supporti tradizionali.”
Il co-direttore ritiene che il successo di questa transizione dipenderà anche dalla collaborazione tra Nintendo e gli editori, impegnati a illustrare in modo chiaro costi, vantaggi e sostenibilità del nuovo formato.
Una rivoluzione nella distribuzione videoludica
La posizione di Hamaguchi riflette un ottimismo moderato nei confronti delle game key card, viste come un passo naturale verso un ecosistema digitale più flessibile. Per gli sviluppatori, il nuovo formato potrebbe rappresentare una vera rivoluzione nella gestione dei contenuti e nella possibilità di pubblicare giochi sempre più complessi.
Per quanto riguarda il futuro, è già noto che il remake di Final Fantasy VII del 2020 sarà pubblicato su Nintendo Switch 2 nel 2026, insieme a Rebirth e al terzo capitolo della trilogia. Il titolo richiederà circa 90 GB di spazio di archiviazione e sarà distribuito proprio attraverso il nuovo sistema di game key card.
Verso un futuro sempre più digitale
Le discussioni sul ruolo delle game key card restano aperte, ma è evidente che una parte del settore — inclusi sviluppatori di primo piano come Hamaguchi — vede in questa soluzione un’evoluzione naturale dell’industria.
Pur sollevando interrogativi sulla conservazione digitale, il formato potrebbe definire una nuova era per la distribuzione dei videogiochi, in cui efficienza e accessibilità prevalgono sulle logiche tradizionali del supporto fisico.


