Le prime due parti di Ahsoka sono ambientate prima dell’epilogo di Rebels

Ransolm Casterfo
Ransolm Casterfo
Approfondimenti e editoriali su Star Wars. Tutto quello che vuoi sapere sulla Galassia Lontana Lontana.

Ho riflettuto a lungo sul momento storico di Star Wars in cui collocare l’epilogo di Rebels. Ovvero il momento in cui Ahsoka e Sabine si incontrano al monumento ai ribelli su Lothal. La mia incertezza dipende da un cambiamento che ha voluto lo sceneggiatore Dave Filoni che, fondamentalmente, ha realizzato un retcon temporale rispetto a questo episodio, in cui vediamo Ahsoka e Sabine partire per iniziare la ricerca di Ezra Bridger. Per qualche attimo mi ero illuso che non ci fosse stato nessun retcon ma, in realtà, si tratta dell’ennesimo caso da ascrivere a quelli che potremmo definire “strafalcioni filoniani”.

Cominciamo con il dire che all’interno del Canone di Star Wars vige la regola non scritta che un medesimo avvenimento non può essere raccontato due volte in due opere differenti, perlomeno non dallo stesso punto di vista. Questo non succede nei romanzi o nei fumetti, così come non succede neanche nell’Alta Repubblica, che è comunque molto complessa in termini di incastri e potrebbe giustificare una reinterpretazione di quanto già avvenuto, così come non succede nei film, nelle serie e anche nei corti animati. Ma Dave Filoni ha deciso di non rispettare questa regola non scritta.

Le prime due parti di Ahsoka sono ambientate prima dell’epilogo di Rebels

È successo almeno altre 3 volte. In Tales of the Jedi è stato nuovamente raccontato lo scontro tra Ahsoka e l’Inquisitore sul pianeta rurale di Radaa, con differenze rispetto alla prima versione di questo combattimento raccontata nel romanzo Ahsoka di E. K. Johnston. In The Bad Batch Filoni ha ridefinito gli attimi della morte di Depa Billaba e della fuga del piccolo Caleb, già sontuosamente raccontati nel fumetto dedicato allo stesso Caleb/Kanan. Nella settima stagione di The Clone Wars, poi, era stato completamente cambiato l’assedio di Mandalore e il duello tra Ahsoka e Maul, già raccontato, ancora una volta, nel romanzo della Johnston.

Ma mai Filoni si era spinto a rifare una sequenza da lui stesso concepita, oltretutto alterandone la contestualizzazione temporale rispetto ai piani iniziali. Sì, è vero che il romanzo su Ahsoka nasce da una sua stessa idea, che ha poi stravolto con le serie animate, ma in Ahsoka va ancora oltre. Si tratta della sequenza in cui Sabine e Ahsoka si incontrano davanti al monumento con l’affresco dei ribelli su Lothal, prima di partire alla ricerca di Ezra, già raccontata nell’epilogo di Rebels e che rivediamo nella seconda parte della nuova serie TV Ahsoka.

All’inizio ho pensato che si trattasse di due momenti diversi, ovvero che le due si fossero incontrate una prima volta dopo la Battaglia di Lothal e una seconda volta circa 10 anni dopo. Se così fosse stato, seppure chiudendo un occhio, ci sarebbe stata maggiore coerenza. Cominciamo con il dire che il momento che viviamo in Ahsoka è stato preparato da Filoni a lungo. Nel finale di Rebels, infatti, dissemina una serie di briciole, destinate poi a essere raccolte in Ahsoka. Già nel 2018 Filoni progettava di proseguire la storia del gruppo di ribelli dello Spettro con un qualche tipo di contenuto con protagonista Ahsoka. Lo si evince, tra le altre cose, dal fatto che Sabine ridisegna la sua armatura mandaloriana e cambia acconciatura. Ebbene, con uno spettacolare esempio di coerenza, in Ahsoka Sabine indossa l’armatura con i disegni rifatti per l’epilogo di Rebels e ha un’acconciatura molto simile.

Le prime due parti di Ahsoka sono ambientate prima dell’epilogo di Rebels

Ci sono, però, delle differenze tra l’epilogo di Rebels e l’incontro tra le due in Ahsoka. Quando accarezza Ezra sull’affresco lo fa in due punti leggermente diversi del volto. La sua stessa acconciatura è leggermente differente (i capelli sono più lunghi nella serie live-action) e, quando si incammina verso Ahsoka, tiene l’elmo in mano, mentre in Rebels lo indossava. Inoltre, Sabine ha uno stato d’animo diverso: molto più propositivo in Rebels, mentre in Ahsoka è disillusa. La stessa Ahsoka è vestita in maniera diversa: mantiene la tunica grigia nella serie live-action mentre è in bianco in Rebels, e in quest’ultimo detiene anche un bastone che nella nuova serie non c’è.

Ma la differenza più grande è lo sfondo: mentre in Rebels vediamo macerie, segno che è passato poco dalla Battaglia di Lothal che ha quasi distrutto Capital City, in Ahsoka tutto è stato ricostruito, è brillante ed è nuovo. E non è neanche l’indizio più grande che mi ha fatto pensare che si trattasse di due momenti diversi, perché anche l’armatura di Sabine mi ha insospettito. Lei ha ridisegnato più volte la sua armatura nel corso di Rebels, e in particolare ama personalizzarla con disegni di varie creature come Anooba, Fyrnock e Convor. Nell’epilogo di Rebels aveva dei Purrgil sullo spallaccio sinistro (oltretutto in ossequio con il destino di Ezra, che coinvolge queste creature iperspaziali) e in Ahsoka vediamo lo stesso identico disegno.

Solo che nella serie TV live-action Sabine rispolvera la sua armatura già bella e pronta. Non la modifica per l’occorrenza e anzi si ha la sensazione che non la usi da molto tempo, visto che la ragazza la tira fuori da un ripostiglio sulla torre delle comunicazioni di Lothal. Insomma, la sensazione è che Sabine abbia applicato i disegni con i Purrgil che sottintendono alla ricerca di Ezra molto prima, che poi abbia rinunciato alla ricerca per qualche motivo e che ora stia tornando sui suoi passi e voglia rispolverare sia la vecchia armatura che i suoi antichi propositi.

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Quanto al cambio di colore dell’abbigliamento di Ahsoka, anche su questo si è discusso molto. Una tunica di colore bianco rappresenterebbe, agli occhi di qualcuno, una sorta di redenzione, mentre il grigio equivarrebbe a un tormento in vista di una possibile redenzione (forse solo dopo un nuovo incontro con Vader?). Ad ogni modo, tutti questi “indizi” mi hanno portato alla conclusione che Ahsoka è andata alla ricerca di Sabine al monumento ai ribelli su Lothal una prima volta subito dopo la Battaglia di Lothal. Evidentemente, in questa visione dei fatti, prima dell’incontro con Sabine, Ahsoka avrebbe vissuto un’avventura non ancora raccontata legata al Mondo tra i Mondi grazie al quale Ezra l’aveva salvata dal destino a cui il duello con Vader su Malachor l’ha condotta. In questa avventura sarebbe stata promossa allo stato di “bianco” e avrebbe ottenuto il bastone.

Le prime due parti di Ahsoka sono ambientate prima dell’epilogo di Rebels

Con Sabine, quindi, inizierebbe la nuova avventura della ricerca di Ezra, che sottintende l’addestramento Jedi della stessa Sabine, per quanto quest’ultima rimanga non sensibile alla Forza, o leggermente sensibile. Addestramento che non ci viene raccontato, e che vede un fallimento di Ahsoka che riporta in mente il fallimento che Luke ha avuto con il giovane Ben Solo. Dopo, ecco incastrarsi le vicende delle prime due parti della serie TV Ahsoka, con la Togruta che retrocede allo stato di “grigio” visto il suo fallimento con Sabine e torna nella sala dell’affresco stavolta con migliori propositi, per una ripartenza nella missione per la ricerca di Ezra.

Ricordiamo che la Battaglia di Lothal avviene un anno prima della Battaglia di Yavin, mentre la serie televisiva Ahsoka è ambientata 9 anni dopo la Battaglia di Yavin e 5 anni dopo la Battaglia di Endor. Insomma, se questa ricostruzione fosse esatta sarebbero passati 10 anni dal primo tentativo di Ahsoka e Sabine visto in Rebels e il secondo raccontato in Ahsoka. Ma le cose non stanno così.

L’indizio che fa crollare questo castello di carte lo si ha nella prima parte di Ahsoka, nel momento in cui Ryder Azadi inaugura il monumento ai ribelli su Lothal. Ebbene si, questo monumento non è esistito fino a 9 anni dopo la Battaglia di Yavin, quindi non è possibile che Ahsoka e Sabine si siano incontrate lì all’indomani della Battaglia di Lothal. È la firma sul retcon che Dave Filoni sta facendo al suo stesso Rebels, cambiando la contestualizzazione dell’incontro tra Sabine e Ahsoka.

Le prime due parti di Ahsoka sono ambientate prima dell’epilogo di Rebels

Lo stesso Filoni in un’intervista ha detto che ciò che è da intendere come vero Star Wars è tutto quello che è legato principalmente ai film e alle opere live-action mentre il resto è un contorno, il che è ovviamente in contrasto con l’idea di Nuovo Canone di Disney. Ma evidentemente, allo stesso tempo, è lasciato a briglia sciolta, e quindi può muoversi come meglio crede tra i vari retcon. In altri termini, Ahsoka è un contenuto più “forte” di Rebels, e sovrascrive quest’ultimo. In un’altra intervista, poi, lo stesso Filoni aveva lasciato intendere che l’epilogo di Rebels poteva essere soggetto a interpretazioni e non essere contestualizzato subito alla fine delle vicende della serie televisiva animata.

Ha rilasciato quest’ultima intervista a ridosso della seconda stagione di The Mandalorian, quando ha realizzato lo splendido capitolo “La Jedi”. È proprio questo che cambia tutto. Quando Favreau lo ha intercettato proponendogli le sue idee su The Mandalorian, e sul “Mandoverse” di cui la serie TV Ahsoka fa parte, Dave Filoni si è ritrovato costretto a sovrascrivere la sua idea iniziale. The Mandalorian aveva la necessità di essere ambientato qualche anno dopo la Battaglia di Endor, mentre la ricerca di Ezra, come inizialmente concepita da Filoni, era all’indomani di quest’ultima.

Peccato, perché con un po’ di fantasia in più si sarebbe potuto seguire il percorso che abbiamo tracciato in questo articolo, che secondo noi avrebbe incastrato meglio i vari tasselli. Filoni evidentemente ragiona in maniera diversa rispetto agli altri autori del Canone, e per lui non è così importante che tutto sia massimamente coerente. Anzi, ha deliberatamente applicato tutti i cambiamenti che abbiamo visto rispetto alla sua stessa precedente scena, evidenziando come secondo lui una coerenza totale non sia necessaria. Questo ci induce a pensare che, probabilmente, siamo noi fan che ci aspettiamo quello che si potrebbe definire un “eccesso di coerenza”. Inoltre, ciò non toglie nulla alla qualità di queste prime due parti di Ahsoka, che secondo noi rimane ai massimi livelli per emotività, citazioni del passato di Star Wars, ritmi e profondità dei personaggi, finalmente più adulti e credibili, realizzando uno spettacolare contrasto rispetto alla serie animata.

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