Dagan Gera era un Jedi durante l’epoca dell’Alta Repubblica. Tra i membri dell’Ordine più celebrati, si interessò fino a diventare ossessionato del pianeta di Tanalorr, irraggiungibile con le rotte iperspaziali tradizionali ma solo attraverso un pericoloso viaggio all’interno della nebulosa mortale conosciuta come l’Abisso di Koboh. Dagan Gera appartiene a una specie aliena umanoide attualmente sconosciuta.
Il suo desiderio di rendere Tanalorr un punto di riferimento per l’Ordine dei Jedi nell’Orlo Esterno diventò un’ossessione che culminò nel tradimento dell’Ordine. Accecato dalla furia, Dagan uccise anche alcuni Jedi e tradì l’Ordine, fino a essere messo in sedazione all’interno di una vasca di bacta, dove rimase per due secoli. Venne risvegliato nel 9 BBY dal Jedi Cal Kestis, quando ritornò a lavorare per raggiungere Tanalorr con i suoi vecchi alleati, i Predoni del Caos, e il Gen’dai Rayvis, prima di essere sconfitto e ucciso da Kestis con l’aiuto di Bode Akuna.
Nato durante l’era dell’Alta Repubblica, Dagan Gera ottenne il rango di Maestro Jedi durante il conflitto con i Nihil, diventando presto un rinomato esploratore dell’Orlo Esterno. Durante questo periodo si ritrovò a combattere contro Rayvis il quale, come tutti i Gen’dai, vive naturalmente per migliaia di anni ed è molto difficile da uccidere in combattimento. Dopo aver sconfitto Rayvis, Dagan conquistò l’ammirazione del Gen’dai che, da quel momento in poi, decise di servirlo.
Quando Gera apprese dell’esistenza dell’Abisso di Koboh iniziò a interessarsi alle modalità con cui poteva essere attraversato. Fu l’unico a portare a compimento il volo attraverso l’Abisso e a scoprire il pianeta di Tanalorr, un mondo paradisiaco nascosto. Quando l’altro Maestro Jedi Santari Khri venne a conoscenza dell’impresa di Dagan iniziò a studiare delle tecnologie per fabbricare delle bussole che avrebbero permesso una più facile navigazione dell’Abisso. L’obiettivo di Dagan e di Santari era quello di costruire un Tempio Jedi su Tanalorr dove addestrare i giovani iniziati.
I Nihil vennero a conoscenza dell’esistenza dell’Abisso e invasero Tanalorr. Gera guidò le forze a difesa del Tempio e resistette fin quanto poté all’attacco dei predoni, ma il Consiglio dei Jedi – rappresentato da Oppo Rancisis – diede l’ordine di abbandonare Tanalorr. Inoltre, non ci sarebbe stato un contrattacco per eliminare la presenza dei Nihil su Tanalorr e tutti i dispositivi tecnologici allestiti da Santari Khri sarebbero stati distrutti in modo da rendere difficile, se non impossibile, l’approdo sul pianeta.
La decisione scatenò la reazione di Dagan, fino a farlo sprofondare nel lato oscuro e rivoltarsi contro i Jedi. Uccise diversi Cavalieri quando loro tentarono di distruggere le bussole che erano state create per attraversare l’Abisso. Quando Dagan tornò da Khri, la quale nutriva un profondo sentimento di affetto verso Dagan, lei cercò di riportarlo alla luce, cercando di impedire al jedi di entrare in possesso dell’ultima bussola rimasta. Tuttavia, Gera ignorò le sue suppliche, per via della sua ossessione per Tanalorr. Santari accese la sua spada laser in segno di avvertimento, impedendo a Gera di afferrare la bussola. Ma Dagan usò la Forza per spingere Santari da parte e, quando stava per afferrare la bussola, Santari, con la sua spada laser, recise il suo braccio destro, facendogli perdere i sensi.
Santari chiese a un droide medico di disporre Dagan in una vasca di bacta che si trovava nell’ala di riabilitazione nel Meccanismo della Foresta su Koboh (questi sono alla base di un metodo alternativo rispetto alle bussole per squarciare la nebulosa e arrivare su Tanalorr) in modo che rimanesse in stasi per un periodo di tempo indeterminato. Santari, infatti, voleva ancora concedere a Dagan una seconda opportunità. Successivamente, un’emergenza su Koboh fece sì che i Jedi abbandonassero il pianeta, mentre la vasca di stasi con Gera rimase all’interno del Meccanismo.
Due secoli dopo, durante l’era dell’Impero Galattico, il Jedi Cal Kestis scoprì la vasca di bacta con Gera dopo che, insieme al droide BD-1, si schiantò su Koboh dopo una missione su Coruscant con la loro nave, la Stinger Mantis, in avaria. Kestis, grazie al dono della psicometria, ha appreso il passato di Gera, incluso l’attacco Nihil a Tanalorr e, dopo le suppliche del Jedi dell’Alta Repubblica in una visione, lo libera. Ora che Gera è libero dalla stasi, viene informato da Kestis della caduta della Repubblica e della fine dell’Ordine Jedi. Gera, quindi, racconta a Kestis degli eventi dell’attacco a Tanalorr mentre smonta la sua spada laser e fa sanguinare il suo cristallo Kyber, che diventa da giallo a rosso.
Gera quindi accende la sua spada laser e i due Jedi iniziano a duellare. Il combattimento viene interrotto dall’arrivo di Rayvis, che porta Gera alla base operativa dei Predoni del Caos su Koboh. Quindi, Gera trasforma la sua spada laser in una spada a doppia lama e ordina il rapimento del droide ZN-A4 “Zeta” perché sostiene essere in possesso di preziose informazioni sulle ricerche di Santari Khri. Quando Cal Kestis tenta l’assalto alla base dei Predoni del Caos, ricavata all’interno di una nave da battaglia di classe Lucrehulk risalente alle Guerre dei Cloni, Dagan Gera tenta di intercettarlo. Durante il combattimento che ne deriva, Dagan Gera, senza braccio, riesce comunque a usare due spade laser guidandone una tramite telecinesi con l’uso della Forza. Alla fine del duello, Kestis riesce a prevalere solo grazie all’aiuto dell’amico Bode Akuna, che fa perdere tempo prezioso a Gera e consente al Jedi di avere la meglio. A quel punto, Dagan Gera è costretto a fuggire.
Gera ordina a Rayvis di attivare il Meccanismo che si trova sulla Luna Frantumata di Koboh, mentre lui va alla ricerca della bussola per la navigazione dell’Abisso, che ritiene trovarsi nell’Osservatorio di Santari Khri su Koboh. Dopo averlo raggiunto con un nutrito gruppo di Predoni del Caos, attira l’attenzione sia di Kestis che dell’Impero, che invia forze su Koboh per attaccare i Predoni. Dopo la morte di Rayvis sulla Luna Frantumata, per mano di Kestis, Gera pensa ora di essere libero.
Durante l’incontro con Kestis nell’Oculus dell’Osservatorio, Gera rivela che il suo piano ora è quello di addestrare un esercito d’élite sensibile alla Forza su Tanalorr e ripulire la galassia dall’Impero. Nel duello con Kestis e Akuna, blocca quest’ultimo costringendo il Jedi ad affrontarlo da solo. Prende il sopravvento grazie alle potenti illusioni della Forza che riesce a creare ma Kestis è in grado di ritorcergli contro le visioni apparendo come Santari Khri, il cui giudizio è determinante per Dagan, la quale lo definisce indegno di essere un Jedi. Kestis sfrutta il fattore sorpresa così determinato per colpire Gera al petto, ferendolo gravemente e, con il ritorno di Akuna, uccidendolo definitivamente.
Dopo la morte di Gera, Kestis e Akuna recuperano la bussola, mentre il secondo, segretamente, ruba una delle antiche spade laser dell’epoca dell’Alta Repubblica. Successivamente, Akuna tradisce l’equipaggio della Stinger Mantis e il Cammino Segreto, vendendoli all’Impero in cambio della protezione dell’ISB (Ufficio di Sicurezza Imperiale), che lo ospita sulla base di Nova Garon. In cambio dei suoi servizi contro il Cammino Segreto (un’organizzazione che punta alla salvaguardia dei rifugiati dall’Impero sensibili alla Forza guidata da Cere Junda e da Eno Cordova), Bode avrebbe potuto raggiungere Tanalorr con sua figlia Kata.