Prima di iniziare, un paio di avvertenze. Il contenuto di questo articolo è frutto di speculazioni: una teoria che qui nella redazione di Galaxy Addicted ci ha affascinato al punto che abbiamo deciso di renderla pubblica. Dunque, niente di tutto questo potrebbe essere vero, o solo una parte o, magari, potrebbe essere tutto vero. Inoltre, si tratta di potenziali spoiler su un film che arriverà nelle sale cinematografiche solo tra due anni: se non volete rovinarvi qualche sorpresa forse è meglio lasciar perdere questa lettura. Se non state nella pelle per la trama del prossimo Star Wars: Starfighter, come noi, invece potrebbe essere una lettura molto stimolante.
La nostra teoria parte dai recenti rumor secondo i quali il personaggio interpretato da Amy Adams in Star Wars: Starfighter sarebbe una Jedi. Da questi rumor sono nate ulteriori speculazioni riportate da molti siti di appassionati di Star Wars secondo le quali la Adams non sarebbe una Jedi qualunque, ma addirittura l’iconico personaggio di Mara Jade. In effetti, fisicamente sembrerebbe esserci una corrispondenza.
Mara Jade è uno dei personaggi più amati dell’Universo Espanso di Star Wars. Creata da Timothy Zahn, debutta nel romanzo L’Erede dell’Impero come Mano dell’Imperatore, un’agente segreta addestrata da Palpatine a usare la Forza e a compiere missioni delicate. Dopo la morte del suo maestro, deve portare a termine un ultimo ordine: uccidere Luke Skywalker. Il loro incontro avviene nella Trilogia di Thrawn, dove inizialmente l’odio e il sospetto lasciano il posto a un’alleanza contro il Grand’Ammiraglio Thrawn. Da lì inizia un percorso di trasformazione: Mara lavora come mercante e pilota indipendente, entra nel giro di Talon Karrde e progressivamente si avvicina a Luke fino a farsi addestrare come Jedi. La loro relazione culmina nel matrimonio, che segna anche il suo definitivo ingresso nell’Ordine Jedi rifondato. Da quel momento Mara combatte in prima linea nelle grandi crisi della Nuova Repubblica, dall’invasione degli Yuuzhan Vong fino agli scontri con i Sith, affrontando anche una malattia che riesce a superare. Diventa madre di Ben Skywalker, unendo la sua vita a quella del marito in un equilibrio tra disciplina Jedi e pragmatismo. La sua parabola si conclude tragicamente quando viene uccisa da Jacen Solo, ormai corrotto dal Lato Oscuro. Il suo arco narrativo, che va dall’essere un’assassina imperiale al diventare moglie e alleata di Luke, resta uno dei più intensi e appassionanti dell’universo Legends.
Questo per quanto riguarda il Legends mentre, ritornando al Nuovo Canone, alcune ricostruzioni individuano nel co-protagonista del film, ovvero il ragazzo interpretato da Flynn Gray (14 anni), proprio il figlio del personaggio di Amy Adams, la presunta Mara Jade. In qualche modo lei affiderebbe il figlio al personaggio interpretato da Ryan Gosling al fine di proteggerlo da chi lo vuole rapire. Infine, il personaggio di Gosling consegnerebbe il bambino a Rey per addestrarlo alle vie della Forza nella sua nuova Accademia Jedi.
Sappiamo per certo che i personaggi interpretati da Mia Goth e Matt Smith in Starfighter vogliono entrare in possesso del ragazzino. Inizialmente si era detto per via di un oggetto prezioso trovato dal ragazzino e che loro vogliono prendere. Ma è più probabile, e più suggestivo secondo noi, che loro lo vogliano perché il giovane è sensibile alla Forza, magari perché figlio di Mara Jade e…di Luke Skywalker.
Secondo Jon Rocha in The Hot Mic Podcast, Gosling è lo zio del ragazzino, e quindi fratello del personaggio interpretato da Amy Adams. Anche secondo questa ricostruzione, il ragazzo è sensibile alla Forza e lo zio lo aiuta a scappare da Mia Goth e Matt Smith.
Nella trilogia sequel una scena in particolare ha da diversi anni alimentato fiumi e fiumi di inchiostro da parte dei fan, quella secondo la quale Luke starebbe guardando una lapide proprio nel momento in cui Rey lo raggiunge per la prima volta su Ahch-To. E se fosse la lapide del figlio, da lui ritenuto morto e invece in qualche modo sopravvissuto? Forse Luke potrebbe pensare che il figlio sia morto durante il rogo della sua Accadema Jedi per mano di Ben Solo, avvenuto 6 anni prima degli avvenimenti della trilogia sequel e raccontato nel fumetto L’ascesa di Kylo Ren.
La principale perplessità riguardo a questa ricostruzione potrebbe riguardare il seguente quesito: Come si fa ad introdurre Mara Jade senza Luke? Come noto, Luke è morto durante gli eventi della trilogia sequel, antecedenti di 6 anni rispetto a quelli di Starfighter. La teoria, comunque, continuerebbe a essere valida se Lucasfilm pensasse di raccontare il tempo trascorso da Mara con Luke in un contenuto successivo, così come ci hanno abituato i contenuti di Star Wars più recenti. Si consideri che fondamentalmente dalla Battaglia di Jakku (5 ABY) alla trilogia sequel (34 ABY) noi non sappiamo pressoché niente di quello che è capitato a Luke, e nell’arco di questo ampio intervallo temporale di storie che lo riguardano potrebbero essercene molte. Inoltre, la teoria sarebbe confermata anche dal fatto che un paio di mesi fa è uscito un rumor sulle intenzioni di Lucasfilm di usare Mara Jade in futuro all’interno del Canone.
Sappiamo, inoltre, che Starfighter sarà seguito dal film dedicato al Nuovo Ordine dei Jedi con protagonista Rey che, secondo quanto comunicato in passato, sarà ambientato circa 10 anni dopo le vicende dello stesso Starfighter. Per questo film si parla di due allievi di Rey, un ragazzino e una ragazzina, addestrati nella nuova Accademia Jedi. Difficilmente può trattarsi del personaggio interpretato da Flynn Gray, perché avrebbe ovviamente circa 24 anni durante le vicende raccontate da questo film. È però probabile che Rey abbia fondato la sua Accademia già prima, forse addirittura congiuntamente al finale di Episodio IX, e che quindi diversi allievi ne facciano parte, o ne abbiano fatto parte.
Questa teoria, inoltre, suggellerebbe un punto della trilogia sequel che i fan non apprezzano particolarmente, ovvero la facilità con cui Luke è andato in esilio su Ahch-To. Il suo tormento e il suo fallimento sarebbero più credibili se oltre a perdere l’Accademia avesse perso anche un figlio? Allo stesso tempo, non ne avrebbe parlato con nessuno perché avere un figlio non è compatibile con il Codice dell’Ordine dei Jedi e, per di più, significherebbe che sarebbe nuovamente caduto nell’errore del padre Anakin. E, ancora, se si fosse saputo che Luke ha avuto un figlio Leia avrebbe passato dei brutti guai in considerazione della sua posizione pubblica. Tutte motivazioni che spiegherebbero perché Luke non ha fatto parola a nessuno dell’esistenza del figlio. E poi, come abbiamo già detto, perché la teoria funzioni, Luke dovrebbe pensare che il figlio è morto prima degli avvenimenti della sequel, mentre in realtà, a sua insaputa, è vivo da qualche parte.
Un legame molto meno solido è quello che riguarda questo personaggio con il bambino sensibile alla Forza che abbiamo visto alla fine di Episodio VIII. Può essere lo stesso personaggio interpretato ora da Flynn Gray? Ancora una volta le date coincidono. Episodio VIII: Gli Ultimi Jedi è ambientato 6 anni prima di Starfighter e quel bambino, Temiri Blagg, può avere circa 8 anni durante le vicende del capitolo di mezzo della trilogia sequel mentre, come abbiamo detto, Gray ha 14 anni ora che sta girando Starfighter.
Temiri Blagg è un ragazzino sensibile alla Forza che vive su Cantonica, dove lavora come piccolo stalliere a Canto Bight insieme ad altri orfani, bambini abbandonati a causa delle perdite di gioco dei loro genitori, sotto la gestione del crudele Bargwill Tomder. Nel 34 ABY incontra Rose Tico e Finn, che stanno cercando di sfuggire alla polizia locale: lui e i suoi amici li aiutano liberando i fathier, i grandi animali da corsa, scatenando una fuga che permette agli eroi della Resistenza di salvarsi.
Dopo la Battaglia di Crait, Temiri ascolta con gli altri bambini i racconti su Luke Skywalker, narrati come leggende che alimentano la speranza contro il Primo Ordine. Porta con sé un anello della Resistenza che Rose gli aveva lasciato e sogna un futuro migliore, lontano da Canto Bight. Nella scena finale del film, mentre guarda le stelle, viene mostrato mentre solleva con la Forza la sua scopa, rivelando il suo potenziale da futuro Jedi e diventando un simbolo della speranza che la Resistenza vuole trasmettere alle nuove generazioni. Naturalmente il fatto che Luke non divulghi informazioni sul proprio figlio è compatibile con il nome Temiri Blagg del bambino.
Più solida rispetto a quella di Temiri Blagg è la teoria che vorrebbe il personaggio di Ryan Gosling essere il figlio di Cassian Andor fugacemente apparso nella parte finale della seconda stagione di Andor. Anche in questo caso le date coinciderebbero, visto che passano 40 anni tra le vicende della seconda stagione di Andor e quelle di Starfighter.
Ripetiamo, abbiamo scritto tutto questo più per infondere una suggestione che per altro. Perché non vediamo l’ora di vedere Starfighter e quale sarà il futuro di Star Wars. Speriamo che vi siete divertiti come ci siamo divertiti noi a immaginare tutti questi intrecci. Concludiamo dicendo che Disney e Lucasfilm hanno proprio bisogno di rilanciare Star Wars in grande stile: non c’è più spazio per storie secondarie e, se la storia principale della saga deve andare avanti, necessita di coinvolgere i personaggi più importanti dell’immaginario. E un qualche tipo di ritorno di Luke Skywalker probabilmente è l’unico modo per procedere, oltretutto, come abbiamo visto, in qualche modo nel rispetto del Legends.
